"Come mia madre, anche io sentivo di più la mancanza della nostra famiglia durante le feste. Il ricordo indimenticabile ma irripetibile dei Natali della mia infanzia, a casa delle mie zie: la vigilia sempre a casa di zia Graziella, che cucinava sempre per l’occasione il baccalà fritto e i cavolfiori “affogati” nel vino; per Natale a pranzo da zia Rosetta, con la pasta al forno e il falsomagro; il pranzo di Capodanno sempre da mia zia Nerina, che come primo faceva sempre la pasta ripiena con il ragù."
In memoria di mia madre. Scritto nel Dicembre 2020
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